REALIZZATO UN SISTEMA DINAMICO DELLA MOBILITÀ: CI SI POTRÀ SPOSTARE DAGLI AMBITI VERSO LE SCUOLE.

UIL Scuola Firenze

Turi: si riparte dal contratto. L’accordo siglato oggi fa uscire dalla trincea ideologica in cui erano confinate le relazioni sindacali.

Con l'accordo firmato oggi abbiamo realizzato un sistema dinamico della mobilità: i lavoratori potranno spostarsi indifferentemente su tutto il territorio, sia all'interno della provincia che a livello interprovinciale, così come si potranno spostare direttamente da scuola a scuola, da ambito a scuola, da scuola ad ambito.

Si interrompe così – piega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi - il "confino" in cui si stavano trovando i docenti titolari di ambito.

L'accordo garantisce, ai docenti in GAE e ai vincitori di concorso, la possibilità di immissione in ruolo sul 60% dei posti disponibili e vacanti.

Con la revisione delle tabelle di valutazione, si vuole mettere in sicurezza l'accordo dagli innumerevoli ricorsi legali che stanno stravolgendo i diritti dei lavoratori stessi. In definitiva un buon accordo – sottolineano alla Uil - che va trasformato in articolato specifico e che rappresenta un primo passo di un progetto più complessivo che partendo proprio dallo strumento contrattuale può governare un sistema complesso come quello della scuola, superando le rigidità della legge, la burocrazia fine a se stessa e le procedure senza risultato.

L'accordo è stato possibile – mette in rilievo Turi - per il venire meno del pregiudizio ideologico nei confronti dei sindacati che si sono, invece, rivelati fattore di modernizzazione di un sistema che, introducendo meccanismi nuovi, avvicina adattandola, il piano dell’offerta formativa triennale delle scuole alla domanda di mobilità dei docenti.

Dall’intesa del 30 novembre alla firma di oggi.

Ecco come è andata la trattativa.

Definito nella tarda serata di ieri, è stato sottoscritto questa mattina al Miur, l'accordo politico con il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, per la stipula dell'accordo decentrato sulla mobilità del personale della scuola. Non possiamo che esprimere soddisfazione per uno dei primi atti del ministro, la sottoscrizione di un accordo sindacale che serve a dare risposte positive al personale della scuola in termini di prospettive chiare, trasparenti ed uniformi - sottolinea Pino Turi dopo la firma dell’intesa. Un’intesa che pone al centro i bisogni e le aspettative delle persone, che finalmente, vengono considerate come professionisti a cui riconoscere diritti sindacali e professionali. Un primo significativo passo - sottolineano alla Uil - che può servire a riportare nel personale e nelle scuole un clima positivo e di fiducia, utile a svolgere la difficile attività a cui è chiamata. E pensare che, a giudicare da come era partita, sembrava una trattativa tutta in salita, senza possibili sbocchi positivi. Una situazione che appariva in netta contraddizione con le premesse, peraltro condivise in sede di confronto con il ministro. E’ con convinzione e pazienza che si è ristabilita una positiva linea di dialogo che ripartendo dall'accordo del 30 novembre ha fatto prevalere la coerenza e la responsabilità per cui pian piano, si sono sciolti i nodi che hanno portato alla sottoscrizione di un impegno politico che rappresenta la premessa di una vera trattativa sulla mobilità del personale scolastico per il 2017-2018.

La firma di oggi rappresenta un passo decisivo che sposta in avanti la trattativa sulla mobilità che rappresenta il banco di prova dell'impegno del ministro ad attuare l'accordo politico governo sindacati del 30 novembre scorso. Una apertura di credito data al ministro in termini di ripristino di nuove e produttive relazioni sindacali, che con la contrattazione intendono condividere norme generali ed astratte che restituiscano al personale la dignità, in termini di diritti ed obblighi connessi al rapporto di lavoro. L'intesa stabilisce le linee guida su cui la contrattazione sulla mobilita dovrà muoversi sviluppando su base tecnica gli elementi cardine che regoleranno le procedure di mobilità.

Il contratto recepisce la rivendicazione della UIL Scuola per una semplificazione delle fasi attraverso cui la sequenza dei movimenti avviene. Vanno così ripianati tutti i motivi di contenzioso, peraltro ancora pendenti, conseguenti alla pessima gestione della mobilità dello scorso anno e dell'applicazione della legge 107, dando la possibilità ai docenti di muoversi secondo le diverse opzioni che dovranno prevedere sia la domanda verso una singola scuola, sia verso preferenze sintetiche quali l'ambito territoriale e/o provinciale, riducendo al massimo titolarità di ambito e il consequenziale passaggio tra ambito e scuola. Il passaggio dalla titolarità di ambito a titolarità di scuola, deve avvenire secondo principi di imparzialità e trasparenza. Un accordo che trova nel merito delle scelte effettuate, un equilibrio tra innovazione e tradizione, come elementi che devono rappresentare la strada da seguire per rimediare alle contraddizioni di una legge mal congegnata e peggio attuata, specie per il fatto che le persone sono state considerata in modo marginale, confinati in un ruolo impiegatizio che ne snatura la funzione, piuttosto che considerarli protagonisti di un cambiamento che il mondo della scuola ha nel proprio DNA e se valorizzato libera risorse inespresse che una gestione burocratica soffoca in procedure senza risultati.

Ancora una volta si conferma che lo strumento contrattuale si configura come l'unico strumento di modernità che consente di dare le risposte più attuali a situazioni che per loro natura mutano continuamente, come muta continuamente la società di cui la scuola è uno spaccato fedele. In questo ambito, si rileva nella sua grande importanza strategica l'accordo tra Governo e sindacati sottoscritto il 30 novembre, che per la scuola incomincia a dare i propri frutti: la legge cede il posto alla contrattazione e gli effetti si vedono già.

IN ALLEGATO UNA SCHEDA DI SINTESI SULL'ACCORDO

Data
29-12-2016
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